La Pispilloria

Il titolo di questo blog nasce da un dizionario dell’Ottocento.
Non che nell’Ottocento si parlasse di blog, sia chiaro, anche se esistevano già i social network e le community 😉
Nasce dall’Ottocento, dicevo, perché è stato aprendo una pagina a caso dell’antico tomo della nonna che, più di un anno fa è spuntata fuori la parola pispilloria.

Che cos’è la pispilloria?
E’ il vociare allegro ed intenso dei passeri.

Cos’è la pispilloria qui?
Il vociare allegro ed intenso di un gruppo coeso di professionisti della comunicazione che lavorano assieme e discutono, con chiunque abbia interesse, di tutti gli aspetti di questa disciplina, guardandoli dalla parte delle piccole agenzie, delle piccole realtà, delle piccole aziende e dei piccoli
budget.

Non per forza servono grandi cifre per fare della comunicazione di alta qualità; quello che serve sono creatività, ingegno, curiosità ed aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze.

La Pispilloria è Cip-Cip-Cip!
Oppure preferite Tweet-tweet-tweet?

5 thoughts on “La Pispilloria

  1. pardon la provocazione…
    Se per un posto dove comunicare e capirsi con trasparenza, ha un titolo che va ben spiegato, altrimenti poco accessibile alla massa…

  2. Uhm… se non fosse stato precisato, non l’avrei presa affatto come una provocazione. Piuttosto mi chiedo: in questa pagina non è spiegato a sufficienza il significato letterale della parola “pispilloria” ed il significato che le attribuiamo noi qui?

    Uhm2… suvvia, un po’ di teasing ci vuole.
    Non vogliamo parlare di banalità né in modo troppo elementare. Preferiamo l’ironia alla comicità, perché l’ironia fa lavorare l’intelletto, la comicità porta alla pigrizia mentale. Così come funziona l’ironia, noi vorremmo far partire un ragionamento e delle discussioni, suscitare la curiosità, compresa quella per i termini.
    E poi chi ha parlato di “massa”?

    😉

  3. chi parla di “massa”? chiunque comunichi 😉

    riprendo la frase “Non per forza servono grandi cifre per fare della comunicazione di alta qualità; quello che serve sono creatività, ingegno, curiosità ed aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze.”

    credo che creatività, ingegno, curiosità ed aggiornamento, siano cose molto ben pagate in qualsiasi campo anche nella comunicazione.

    Apprezzabile giocare sul termine che incuriosisce.
    Attenti affinché sia pienamente soddisfatta la curiosità dell’utente, altrimenti non c’è cosa peggiore di un utente frustrato…

  4. Sulla massa mi permetto di dissentire.
    Ci sono concetti come target (un po’ superato, ma sensato), audience, tribù culturali; di conseguenza, ci sono messaggi e toni di voce rivolti a specifici soggetti e non a tutti.
    Ci si fa capire da tutti, ma si parla solo ad alcuni, in sintesi.
    Anche perché non a tutti interessa ogni cosa. 🙂

    Noi vorremmo parlare a e con i professionisti della comunicazione (relazioni pubbliche, pubblicità, ecc) ed a coloro che vogliono rivolgersi a questi professionisti per la loro azienda. Vorremmo aiutare a capire il senso, significato e funzionamento della comunicazione contemporanea.
    Siamo in fase di startup, dobbiamo noi stessi imparare qual è l’approccio migliore a queste tematiche.

    E’ dunque molto importante ricevere dei feedback per poter eventualmente aggiustare il tiro o approfondire qualche punto; quindi grazie molte dell’osservazione, è utile ed apprezzata.
    E se non ci si dovesse sentire prima, buone feste!

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