Ciao professore!

Sabato scorso sono uscita a cena con un’amica che mi ha chiesto se avessi da prestarle qualche testo sul marketing, per capirne di più. Ma non “il marketing quello noioso”, qualcosa di interessante, che parlasse della comunicazione e della società.

Il mio pensiero è andato subito ad un libro, Societing, e questa mattina presto l’ho preso dalla mia libreria per metterlo da parte e portarlo alla mia amica appena possibile.

Chissà perché, il mio pensiero è andato all’autore, Giampaolo Fabris, è mi sono tornate in mente alcune scene piacevoli e fin buffe durante le sue lezioni universitarie. Ho pensato al wiki che avevo aperto per la classe e alla sua idea di esporre tutti i nostri lavori da qualche parte, magari in un luogo visibile di Milano, come la rotonda della Besana, quasi fossero delle opere d’arte. E poi ho pensato alla “gita” a Parma fatta per poter sviluppare meglio un’idea per un progetto.
E poi ho pensato alle discussioni sul suo blog.

Tutto questo in pochi secondi.

Intanto ho acceso il computer, controllato la posta, aperto Twitter.

E proprio su Twitter ho letto della morte de professor Fabris.
Mi sono sentita per un attimo smarrita e sicuramente incredula e commossa.

In effetti solo intanto che scrivo queste righe mi rendo conto che forse è successo davvero.
Si dice che una persona lascia questo mondo quando ha esaurito il suo compito ed imparato e insegnato tutto quello che poteva.

Direi, allora, che ha compiuto molto bene la sua missione.

Vorrei esprimere sentite condoglianze alla famiglia, ai cari e ai collaboratori di Giampaolo Fabris.

Per chi volesse rendere omaggio alla salma, la camera ardente sarà allestita presso la Sala Piramide dell’Università IULM, lunedì 24 maggio dalle ore 11.30 alle ore 13.30. Nello stesso luogo, alle 14.30, avrà luogo la cerimonia funebre.

Anno nuovo, parola nuova, epoca nuova?

In questi giorni ho letto Societing di G.P. Fabris, un testo sul “marketing nella società postmoderna” che, in nove punti principali, affronta temi relativi alla cosiddetta transizione d’epoca che sta avvenendo, il passaggio cioè dal mondo moderno al mondo postmoderno.

La differenza sostanziale fra il prima ed il dopo (anche se non esiste una divisione netta) sta nel fatto che aumenta il tasso di complessità sociale e di turbolenza causata dall’eccedenza di possibilità, dalla frequenza altissima di cambiamento, ecc.

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