Per l’agilità del team

I cambiamenti sono sempre più rapidi. Tempo di decidere qualcosa ed è già ora di rivedere tutto e forse abbandonare del tutto quella idea e le sue riflessioni.

Allora come si fa a seguire un progetto più lungo di un giorno, quando tutto continua a mutare?

La risposta è sapersi adattare o meglio essere “agile”.


Prendiamo in prestito dagli sviluppatori di software l’Agile Manifesto (agile = adattivo) che si basa su alcuni principi votati alla leggerezza ed alla rapidità. Ecco i quattro pilastri:

  1. individui e iterazioni sono più importanti che processi e strumenti: si lavora con persone fisiche, non con risorse. Ciascuno ha le proprie competenze, personalità ed approccio al problema e va ascoltato. Non bisogna lavorare su processi liberi, ma su iterazioni di sviluppo brevi. Se si decide che il tool per tutti è lo stesso, punto. Spesso il team non riesce a lavorare al meglio perché forzato in processi che non gli sono propri.
  2. il cliente deve collaborare: con le iterazioni brevi si riescono a gestire meglio anche i contratti ed i budget. Processi e contratti a breve termine migliorano la situazione di entrambe le parti ed evita di perdere molto tempo in pratiche di ricontrattazione. Il cliente fa parte del tema come qualsiasi altro sviluppatore o professionista.
  3. scriviamo sw che funzionano e di qualità piuttosto che documentazioni estese: tradotto, meglio concentrarsi su quello che si sta facendo, con continue revisioni. La documentazione sarà ridotta ed i valore aggiunto del prodotto sarà massimizzato.
  4. rispondere al cambiamento e seguire i piani: bisogna sapersi adattare al nuovo business del cliente, adattare il proprio lavoro a tempistiche che possono essere diverse da quelle definite in piani semestrali.

Se “chi fa da sé fa per tre” vale in certi casi, è meglio però meglio che si lavori in team perché così si mettono a sistema le competenze. Essendoci molto competenze, ogni competenza può aiutare il cliente a migliorare la strada per arrivare al punto finale.

Che bello sarebbe se si riuscisse a lavorare sempre così!
Nella turbolenza delle nostre giornate, bisogna allenarsi per essere più agili, soprattutto mentalmente.
Mi piace quella frase che dice che “bisogna abbracciare il cambiamento, non il caos“.

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